Dego è raggiungibile agevolmente sia dalla Liguria che dal basso Piemonte.
I caselli autostradali più vicini sono Millesimo e Altare - Carcare, che fanno parte della Torino - Savona.
Sia da Carcare che da Millesimo potete arrivare rapidamente a Cairo Montenotte, e da qui in pochi minuti a Dego.
Da entrambi i caselli, potete considerare da 15 a 20 minuti circa per raggiungerci.
Inoltre esistono due alternative grazie alle Statali che portano rispettivamente a Torino ed Alessandria, e si congiungono vicino a Piana Crixia, a pochi minuti da Dego.
La prima attraversa, scendendo verso la Liguria, parte della Provincia di Cuneo, ed in particolare il Comune di Alba.
La seconda invece taglia in diagonale la parte sud occidentale della Provincia di Alessandria, transitando da Acqui Terme.
Altri percorsi sono possibili se avrete a disposizione più tempo, qui abbiamo solo voluto ricordare i più brevi. In ogni caso, quale che sia la vostra scelta... vi aspettiamo!

(informazioni tratte dal sito del Comune di Dego http://www.comune.dego.sv.gov.it/come_raggiungerci)

 

Dego

Il comune è situato sul versante settentrionale dell’appennino ligure, alla confluenza tra il Rio Grillero e la Bormida di Spigno. Confina a Nord con il comune di Piana Crixia e Spigno Monferrato, a sud con Cairo Montenotte, ad Ovest con Castelletto Uzzone e Gottasecca, ad est con Giusvalla. Dista circa 30 km a nordovest di Savona e 82 km a ovest di Genova.
Forse di origine romana, Dego era collocato lungo la via Aemilia Scaurii che collegava Acquae Statiellae a Vada Sabatia, le odierne Acqui Terme e Vado Ligure.
Nell’alto medioevo divenne sede della più meridionale delle pievi della diocesi di Acqui: l’edificio pievano, intitolato a Santa Maria Assunta, esiste tuttora e conserva parti romaniche di origine medievale.
Nelle fasi iniziali della guerra di successione austriaca (1745) il territorio fu teatro di scontri e occupato dall’esercito francospagnolo e ancora il 21 aprile del 1794 vide il primo scontro tra soldati francesi e austriaci (prima battaglia di Dego).
Tra il 14 e 15 aprile del 1796 vi si svolse una battaglia tra l’armata francese comandata da Napoleone Bonaparte e le truppe austrosarde: fu uno degli episodi salienti della Prima Campagna d’Italia e che aprì la via per la conquista francese del Piemonte.
Nel marzo 1814 Dego ospitò il Pontefice Pio VII, a causa delle cattive condizioni del tempo, nel viaggio di ritorno da Savona ad Acqui. Il Papa, acclamato dalla popolazione, fu condotto con l’ausilio di un baldacchino, ancora oggi conservato ed esposto, se pur di proprietà privata, all’interno del palazzo comunale.
I percorsi proposti si snodano in un ambiente naturale di grande pregio, caratterizzato da un paesaggio collinare coperto da estesi boschi di faggi, con esemplari anche di notevoli dimensioni, accompagnati da rovere e castagno.
La flora, tipicamente appenninica, comprende numerose varietà di felci e di altre piante dalla vistosa fioritura, come il giglio martagone, l’epatica, l’anemone dei boschi.
I numerosi corsi d’acqua e le sorgenti sono un’ambiente ideale per anfibi quali la salamandra, il tritone alpestre, la rana temporaria, il gambero di fiume.
La fauna mammifera è rappresentata soprattutto dal capriolo mentre l’avifauna è quella tipica dei boschi, con picchi (picchio verde e picchio rosso maggiore), diverse specie di cincia, ciuffolotto, poiana, allocco e gufo comune.